GUPPYFRIEND - rete lavatrice per microplastiche
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Le microplastiche che quotidianamente disperdiamo nel nostro pianeta sono una piaga invisibile, ma reale: si stima che in un anno ingeriamo l'equivalente di una carta di credito in microplastiche attraverso cibo, aria e acqua. Ognuno di noi può, cambiando leggermente le proprie abitudini, dare un contributo per arginare questo problema e pesare meno sul nostro ecosistema. E' per questo motivo che Cuore Lavabile, sentendosi ancora più responsabile dopo la creazione dei CuorPad, vuole proporvi la rete per il bucato Guppyfriend: è un'azienda tedesca che utilizza un particolare filato di poliestere prodotto in Italia che serve da rete per intrappolare le microplastiche durante il lavaggio in lavatrice. La misura di questa rete è di 50x74cm e vanno inseriti quegli indumenti (anche pannolini e assorbenti) che hanno parti in poliestere. Infatti i filati dei vestiti sono generalmente composti da diversi fili attorcigliati e che sfregano tra loro durante il lavaggio e perdono frammenti (le microplastiche). Il poliestere che compone la rete per lavaggio, invece, è un monofilamento con particolari caratteristiche che non ne fanno staccare frammenti. Gli studi che ha condotto l'azienda attraverso il Centro di ricerca tessile tedesco DTNW, l'Istituto Fraunhofer UMSICHT e l'Università della California a Santa Barbara, ci dicono un sacco di cose interessanti su come lavare al meglio. Innanzitutto un tessuto sintetico che viene lasciato libero in lavatrice perde una percentuale di microplastiche nettamente superiore (+86%) rispetto a quelli inseriti nella rete. Questo perché più le fibre sfregano e più i frammenti di plastica si staccano dai tessuti. Quindi un tessuto inserito nella rete durerà anche più a lungo rispetto al trattamento in lavatrice libera, ma è anche stato dimostrato che lo stesso accade ai tessuti naturali, quindi anche inserendoli nella rete per il lavaggio perderanno molte meno fibre andando a deteriorarsi meno e durare di più. Siccome il sacchetto potrebbe sbilanciare la rotazione della centrifuga viene consigliato o di averne due che girando mantengono l'equilibrio evitando lo stop della centrifuga oppure di inserire riempimento in fibre naturali come vestiti, asciugamani o lenzuola fuori dalla rete. Purtroppo i sistemi di filtraggio non sono in grado di bloccare le microplastiche perché solo molto piccole: in media tra i 50 µm a 15 mm, di solito non più spesse di 10 µm. Proprio per questo, dopo le fasi di depurazione nei normali impianti si ha come prodotto un "fango di depurazione" pieno di questi frammenti che viene utilizzato come fertilizzante naturale: così, attraverso la terra e le falde acquifere, le microplastiche arrivano fino alla nostra tavola. Non solo, le microplastiche arrivano anche ai corsi d'acqua a causa degli straripamenti delle fognature dove sono raccolte tutte le acque reflue non filtrate e non trattate che vengono dalle nostre case, tra cui anche gli scarichi della lavatrice. Il problema è serio, stiamo avvelenando la nostra terra e chi ne pagherà le spese saranno soprattutto le generazioni future: i nostri bambini.